Dipingere un ambiente...con la luce!

Apparentemente, quest’articolo potrebbe sembrare materia per pittori… ma del resto, anche la luce può essere definita come una sorta di pittura. Se si vuol, dunque, dipingere con la luce, sia in architettura come su un palcoscenico, è necessario conoscere i “colori” che sono alla base della visione emozionale. 

Luce bianca o luce colorata

La luce bianca o colorata non la si percepisce se non incontra dei corpi: è solo allora che la vediamo, attraverso l’interazione con questi, svelandone forme e aspetto. Se un fascio luminoso che colpisce un ostacolo è bianco, probabilmente il risultato sarà la fuoriuscita del colore “reale” del soggetto, i cui toni potranno risultare alterati a seconda di una luce più calda o più fredda. Diversamente, con la luce colorata, se l’oggetto è della stessa tinta, avremo un’accentuazione o saturazione dello stesso. Se la luce, invece, è di un colore totalmente differente, l’oggetto risulterà chiaramente alterato. 

Colori ed emozioni

I colori si caratterizzano con tre parametri sensoriali:

  • Tinta / tono: rappresenta e identifica un colore rispetto ad un altro, dando il nome al colore stesso. (rosso – verde – giallo ecc.)
  • Saturazione / intensità: indica la purezza e l’intensità del colore, si può incidere sul grado di saturazione aumentando o diminuendo la luce bianca.
  • Brillantezza / luminosità / chiarezza: diversifica i colori, per cui uno ci appare più chiaro/brillante di un altro. 

A questo punto, in realtà, la luce è come la tavolozza dei pittori, con cui possiamo colorare il mondo intorno a noi. Analizziamo, allora, i colori per comprenderne il magico meccanismo che induce sensazioni ed emozioni che, a volte, la quotidianità sfuma ma che su un’architettura, sito culturale/storico, palcoscenico o quello che sia trovano sempre il modo di scuotere gli animi, con la loro capacità di plasmare superfici, modellare volumi, delimitare spazi, di legarci allo spazio e alle cose che ci circondano. 

Tre diversi momenti caratterizzano il processo della visione:

  • Sensazione: reazione inconscia; (senza l’apporto della volontà)
  • Percezione: interpretazione visiva con l’aiuto dell’esperienza;
  • Psicologia: elaborazione mentale della visione (che sfocia poi nel comportamento)

I colori sono un potente mezzo espressivo di comunicazione universale, veicolato da tre canali simbolici:

  • Naturale: memoria ancestrale sul mondo che ci circonda, con i suoi colori mutevoli del cielo, del mare, le stagioni, il giorno, la notte, la fantasmagorica cromaticità dei fiori;
  • Espressivo/psicologico/psicofisico: il modo di porgerci, il colore dell’abbigliamento, la scelta di certi colori per rappresentare il carattere, lo stato d’animo, il trucco, la cultura;
  • Artificiale: colori codificati e imposti dalla società, dall’industria, dalla pubblicità, dalla moda, tradizioni, colori che identificano gruppi di appartenenza (club, sport), di professione (medici, militari, magistrati, clero), potere (religioso, monarchico) ecc.

L’elenco che segue è un’indicazione di come i colori provochino impressioni, sensazioni ed emozioni profonde, tenendo presente che la materia conserva un fondo di soggettività legata all’uomo, alla sua cultura, razza, ambiente. Inoltre, le sensazioni dipendono dalle tonalità, sfumature dei colori, ricordando che comunque la brillantezza/luminosità induce al positivo, mentre un colore spento/sbiadito è negativo. 

Considerazioni 

Prima di illuminare, a questo punto, un ambiente o un oggetto, è sempre meglio tener presente che ogni tinta potrebbe avere diversi significati:

  • Bianco: spiritualità, splendore, leggerezza, vita, purezza, abbaglio;
  • Giallo: solarità, allegria, ricchezza, gloria, espansività;
  • Arancio: stimolante, attenzione;
  • Rosso: eccitante, forza, passione, velocità, sangue, pericolo;
  • Viola: monotonia, sogno, ignoto, tristezza;
  • Verde: freschezza, tranquillante, pace, equilibrio, fertilità;
  • Blu: calmante, riflessione, solitudine, freddo, tristezza, profondità;
  • Marrone: depressione, povertà, vecchiaia, umiltà;
  • Nero: introspezione, solitudine, ignoto, morte;
  • Grigio: indifferenza.
 

Immaginiamo, infine, che tutto ciò che dovremo “illuminare” sia un foglio bianco e che disegnando con i colori e con la luce riuscissimo a dargli una nuova vita, suscitando ricordi o emozioni.

Vito Santospirito – Team OperaLuce -Architainment & Outdoor